Diete e piani alimentari - Altre metodiche utilizzate


Il Metodo Diaeta © è quello che consiglio in via preferenziale ai miei clienti, in quanto presenta significativi vantaggi rispetto agli approcci dietetici tradizionali.

Nel caso in cui il Metodo Diaeta non sia applicabile al contesto o alla patologia del paziente (in rarissimi casi), oppure quando il cliente necessita di diete particolari o semplicemente desidera utilizzare un altro schema dietetico, posso elaborare piani alimentari alternativi.

Il metodo ottimale con cui elaborare lo schema alimentare viene definito al momento della consulenza nutrizionale, tenendo conto della vostra esigenza ed in modo particolare la vostra salute. In questa sezione propongo alcuni metodi applicabili, evidenziane le caratteristiche salienti, alternativi al Metodo Diaeta.

Il Metodo Diaeta rimane comunque il metodo che preferisco adottare, e da cui i miei clienti hanno ottenuto le maggiori soddisfazioni in termini di obiettivi raggiunti e mantenuti nel tempo. Non esitate a chiedere maggiori informazioni sul Metodo Diaeta, contattandomi senza impegno con l’apposito modulo.

Metodi alternativi al Metodo Diaeta

  • Dieta giornaliera con sostituzioni

    Schema giornaliero con sostituzioni

    Questo metodo classico prevede uno schema fisso di alimenti da consumare giornalmente, con un numero definito di scelte in sostituzione. In genere le sostituzioni sono calcolate in grammi ad equivalenza calorica, ma secondo necessità si possono calcolare anche ad equivalenza di macro-nutrienti (proteine o lipidi o glucidi) o micro-nutrienti (sali minerali e vitamine).

    Vantaggi:

    • semplicità del piano alimentare;
    • apporto calorico ed in nutrienti fisso, quindi adatto alla dietoterapia ove si richieda un apporto costante di uno o più nutrienti.


    Criticità:

    • se non motivati da una necessità terapeutica, difficilmente si riesce a seguire a medio lungo termine;
    • variabilità della dieta non gestita (potrei mangiare gli stessi alimenti ogni giorno);
    • difficoltà nel gestire le eccezioni;
    • non è un metodo adatto alla fase di mantenimento ( se non abbinato ad una educazione alimentare finale, è probabile che si torni a mangiare come prima della dieta)
  • Dieta a menù fisso

    Dieta giornaliera con sostituzioni

    Questo metodo prevedere un piano alimentare in cui è descritto esattamente gli alimenti da consumare ogni giorno; il menù è su base settimanale o bisettimanale. In genere sono specificate le ricette da utilizzare, i metodi di cottura e le grammature per tutti gli alimenti anche se alcuni alimenti possono essere a consumo più libero ( di solito le verdure).

    Vantaggi:

    • massima semplicità di utilizzo in quanto non c’è necessità di effettuare nessuna scelta ed in alcuni casi, ad esempio in persone molto anziane, può essere il metodo da preferire;
    • l’apporto calorico e nutrizionale è determinato esattamente in tutti i giorni dello schema.


    Criticità:

    • pur avendo (se ben impostata) una variabilità di alimenti nell’arco della settimana ( o due settimane), è monotona nel medio lungo periodo;
    • eccezioni alla dieta non gestite.
    • non è un metodo adatto alla fase di mantenimento.
  • Diete a prevalenza di uno o più nutrienti

    Schema a prevalenza di uno o più nutrienti

    Rientrano in questa categoria i piani alimentari che prevedono un apporto significativamente maggiore o minore di uno o più macro-nutrienti, rispetto ad una dieta equilibrata; tra questi ad esempio rientrano i piani alimentari iperproteici, con un elevato apporto in proteine, o veri e propri schemi chetogenetici, con un elevato apporto proteico insieme ad un apporto molto basso di carboidrati, con lo scopo di indurre la produzione di corpi chetonici.

    Vantaggi:

    • Questi schemi possono in talune condizioni accelerare la diminuzione di massa grassa, preservando la massa magra.


    Criticità:

    • tranne per necessità terapeutiche o sportive, questi schemi dovrebbero essere seguiti per un periodo limitato di tempo per poi tornare ad uno schema più bilanciato;
    • non sono diete adatte alla fase di mantenimento in quanto si allontanano dallo uno stile alimentare vario ed equilibrato. Al termine della dieta è necessario quindi una fase di rieducazione alimentare.
    • spesso sono diete selettive (poca varietà di alimenti) e monotone
  • Educazione alimentare a schema libero

    Educazione alimentare a schema libero

    Questo metodo non prevedere l’utilizzo di un vero e propio schema alimentare cartaceo, ma piuttosto utilizza tecniche di educazione alimentare per fare acquisire i principi di una sana e corretta alimentazione, con l’obiettivo di modificare i comportamenti alimentari errati.

    Vantaggi:

    • E’ efficace per migliorare a lungo termine il proprio stile alimentare, acquisendo le capacità per effettuare scelte consapevoli e salutari.


    Criticità:

    • l’assenza di un piano alimentare strutturato, pur lasciando completa libertà di scelta, fa mancare uno strumento guida che può aiutare nella gestione della propria alimentazione soprattutto nella prima fase di acquisizione delle competenze.

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